Temperature di conservazione dei mangimi - dott. Debora Guidi - Veterinario nutrizionista
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Temperature di conservazione dei mangimi

I mangimi estrusi (crocchette) cosi come gli alimenti umidi (scatolette) sono prodotti alimentari preconfezionati non altamente deperibili, i periodi di scadenza sono rispettivamente 18 e 24 mesi . Questo è legato direttamente ai processi tecnologici e alle modalità di produzione. Le crocchette subiscono un processo di trasformazione (estrusione) che prevede temperature di oltre 200°C e la presenza a prodotto finito di un basso contenuto di umidità (8-10%). Le scatolette dopo la chiusura ermetica vengono addirittura sterilizzate. Inoltre vengono utilizzate ,delle particolari sostanze , che bloccano soprattutto i processi di ossidazione, i conservati ( naturali o artificiali) .

Questo permette una lunga durata del prodotto e la garanzia della qualità ed dell’ igiene nel tempo ma la conservazione deve avvenire in modo corretto .

Gli alimenti deteriorati sono alimenti a rischio (Reg. CE 178/2002 art. 14 comma 5). Il deterioramento è legato sia a fattori intrinseci (sost. nutritive,PH,umidità ecc) sia estrinseci (temperatura,umidità ambientale ecc) La temperatura elevata accelera tutte le reazioni chimiche , enzimatiche e la riproduzione batterica determinando un maggiore e più rapido deterioramento (putrefazione,irrancidimento,ammuffimento,proliferazione batterica ecc)

Si può avere sia un alterazione della qualità (colore,odore,sapore,proprietà nutritive) che dell’igiene (proliferazione batterica e produzione di tossine) Questo può comportare un rifiuto del prodotto da parte dell’animale (appetibilità) e carenze croniche soprattutto legate a perdite di aminoacidi , acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili. In uno studio di Aizone et all del 1971 si è messo in evidenza che la maggiore attività delle lipasi (irrancidimento) si ha a circa 37°C . Non solo, la proliferazione batterica può portare a tutta una serie di disturbi più o meno gravi che conosciamo con il nome di Tossinfezioni Alimentari (vomito,diarrea, shock settico ecc).

La qualità e l’igiene di un alimento sono quindi fondamentali e sono garantiti e controllati in tutti i loro aspetti lungo tutta la filiera (allevamento,produzione,commercializzazione ecc.) Ci sono diverse leggi,regolamenti circolari a cui fare riferimento (Reg. CE 852,853,854/2004 ; 882/2004;2073/2005 ;178/2002 ecc) nei quali la temperatura è uno dei fattori più importanti e quindi controllata. Dobbiamo considerare che la maggior parte degli agenti più patogeni (dannosi per l’organismo) sono dei mesofili cioè hanno come temperatura ottimale di riproduzione 30-45°C (clostridi, salmonelle , stafilococchi ecc).

Per garantire qualità ed igiene ai mangimi prevenendo carenze e soprattutto tossinfezioni , devono essere conservati “in un luogo fresco ed asciutto” ad una temperatura cioè inferiore a 25°C e con una umidità inferiore al 70%. Le scatolette dopo l’apertura devono essere conservate in frigo (refrigerate) ad una temperatura tra i 2-4°C.

La modalità di conservazione è una delle diverse ma importanti indicazioni che troviamo in etichetta (Reg.CE 767/09;D.Lgs 109/92 art.3pt1.d)

Dottssa Guidi Debora (Resp. Settore Scientifico nel Lazio di AGRI 90 concessionario Novafoods; Resident presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie – Università degli studi di Torino)