Le basi dell’alimentazione: i lipidi - dott. Debora Guidi - Veterinario nutrizionista
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Le basi dell’alimentazione: i lipidi

Continua il nostro percorso per approfondire le “ basi” dell’alimentazione. Un altro gruppo di nutrienti da prendere in considerazione sono certamente i lipidi, ne esistono diverse classi e ciascuna con funzioni biologiche specifiche. Possiamo dividerli in Semplici (trigliceridi e cere), Complessi ( es. lipoproteine) e Derivati (es colesterolo,vit. liposolubili).

I loro costituenti principali sono gli acidi grassi che differiscono l’uno dall’altro per la lunghezza della catena ( 4 – 24 atomi di carbonio) e per la presenza, numero e posizione dei loro doppi legami (saturi,monoinsaturi,polinsaturi).

I lipidi più semplici ed abbondanti in natura sono i trigliceridi . Questi sono la fonte principale dei lipidi alimentari,sono i principali “combustibili” per la maggior parte degli organismi e rappresentano la più importante forma di riserva di energia chimica.

I lipidi hanno un elevato contenuto energetico (8,5Kcal/gr di energia metabolizzabile) e una digeribilità molto elevata ( > 90%).Svolgono numerose funzioni , oltre a fornire energia intervengono in numerose attività metaboliche , sono importati elementi strutturali, fonte di acidi grassi essenziali e sono necessari per l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A,D,E,K).

Due famiglie di acidi grassi sono molto importanti per l’organismo,quelli della serie n-6 e n-3 (omega-6,omega-3). Tra gli acidi grassi più importanti della serie n-6 troviamo Ac. Linoleico (ac. Grasso essenziale),Ac. gamma linolenico e Ac. Arachidonico( ac. Grasso essenziale per il gatto). Tra quelli della serie n-3 troviamo Ac. Alfa linolenico,il DHA,EPA. Il grasso di animali terrestri è molto ricco di acidi grassi della serie n-6 mentre quello degli animali marini è ricco della serie n-3.

Gli acidi grassi essenziali (EFA) non possono essere prodotti dall’organismo e quindi devono essere assunti con la dieta come gli aminoacidi essenziali. L’olio di mais,soia cartamo sono molto ricchi di acido linoleico cosi come il grasso di pollo.

Il cane ,come la maggior parte degli animali,è in grado di sintetizzare gli acidi grassi della serie n-6 a partire dall’acido linoleico. Il gatto no e cosi necessita anche di un apporto alimentare di acido arachidonico. La carenza di questo acido grasso comporta lo sviluppo di un’alterazione della coagulazione del sangue (alterazione dell’aggregazione piastrinica e trombocitopenia) e un’alterazione della capacità riproduttiva. L’acido arachidonico è presente solo nei tessuti animali,un’ulteriore conferma che il gatto è un carnivoro stretto.

Le carenze di EFA sono comunque rare e necessitano di un lungo periodo per manifestarsi. Spesso sono legate a diete mal formulate o conservate in modo non corretto,infatti temperature elevate e umidità possono favorirne l’irrancidimento e quindi la perdita di queste sostanze. Gli EFA inoltre possono essere inattivati anche quando il livello di antiossidanti nella dieta è insufficiente (es. vit. E)

Una carenza di EFA comporta gravi problemi soprattutto dermatologici a causa dell’alto turnover delle sue cellule con cute secca ,pelo opaco,alopecia,prurito , lesioni cutanee e infezioni secondarie. Anche un assunzione lipidica eccessiva può determinare diversi problemi come incremento ponderale, obesità,diarrea ecc

Il rapporto tra gli acidi grassi omega-6 e omega-3 è molto importante soprattutto negli animali allergici(5:1/3:1). E’ stato dimostrato ormai da tempo ,che l’aumento degli omega-3 nella dieta è fondamentale nelle terapie delle dermatiti infiammatorie e in molte altre malattie .