Le basi dell’alimentazione - dott. Debora Guidi - Veterinario nutrizionista
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Le basi dell’alimentazione

Articolo da “il Messagero” (Agosto 2015)

Come tutti gli animali cani e gatti hanno bisogno per crescere e mantenere un buono stato di salute di una dieta bilanciata che contenga diverse sostanze nutritive: Acqua, proteine, grassi, carboidrati, vitamine, minerali ed energia.

L’energia in realtà non è un nutriente ma è fondamentale per l’organismo per le diverse attività metaboliche come il mantenimento, l’accrescimento, rinnovamento dei tessuti, l’attività fisica, la termoregolazione ecc. L’energia è il carburante della “macchina animale”.

Rappresenta il principale fattore da tenere presente in una dieta ,circa il 50- 80 % viene utilizzata dai nostri animali a scopo energetico. Questo è ancora più evidente nel gatto che ha bisogno di un alto livello di proteine per vivere ma una parte di queste anche se sono carenti nella sua alimentazione ,le utilizza a scopo energetico. La densità energetica di un alimento è il principale fattore che determina anche la quantità di cibo ingerita giornalmente e influenza direttamente i quantitativi di tutti gli altri nutrienti essenziali per questo è importante che le diete siano complete ma anche bilanciate in relazione alla densità per evitare carenze multiple.

L’assunzione di cibo da parte di un animale è regolata in base all’apporto energetico e non contrariamente a quanto si pensa, agli altri nutrienti (vitamine,minerali,proteine ecc) .Se questi sono carenti i nostri animali non vanno alla ricerca dei cibi che li contengano viceversa se c’è una carenza energetica aumentano spontaneamente l’assunzione di cibo.

Tutti i cani e i gatti sono in grado di regolare il proprio apporto energetico ma questa naturale tendenza può essere vanificata da vari fattori ambientali come cibi molto appetibili o la noia che provocano un eccessivo consumo nel tempo.

I nutrienti che forniscono energia sono i carboidrati, lipidi e le proteine. Per i nostri animali a differenza che nell’uomo sono i grassi a rivestire il ruolo più importante sia per la migliore digestione che per il loro migliore utilizzo da parte delle cellule e a parità di peso forniscono il doppio delle chilocalorie rispetto ai carboidrati e proteine. Ogni alimento in base alla sua composizione (proteine,grassi ecc) ha una sua densità energetica cioè un numero di calorie fornite da un certo peso o volume . Solo una parte dell’energia ingerita viene utilizzata ,circa il 75% il resto viene perso con le feci e le urine , prende il nome di Energia Metabolizzabile. Si misura in Chilocalorie (Kcal) o in Chilojoule (KJ).

Ci sono diversi fattori che influenzano e modificano il consumo energetico di un animale : sesso,stato riproduttivo,età,durata ed intensità dell’esercizio fisico,taglia e peso dell’animale,temperatura ambientale,stress ecc . Nel cane i fabbisogni energetici sono correlati all’estensione della superficie corporea e non al peso corporeo (un cane di piccola taglia ha una dispersione di calore maggiore per unità di peso rispetto ad un cane di taglia grande) si parla di peso metabolico. Nel gatto non c’è tutta questa variabilità per cui è possibile esprimere le loro necessità energetiche direttamente in base al peso corporeo per esempio un gatto adulto moderatamente attivo ha bisogno per il suo mantenimento di circa 70kcal per chilogrammo di peso corporeo.

E’ molto importante fornire all’animale le calorie (energia) di cui ha bisogno. Quando il consumo energetico eccede o al contrario è inferiore al fabbisogno giornaliero provoca alterazioni nella velocità di crescita, alterazioni del peso e della composizione corporea. Oggi è molto più frequente un eccessivo apporto rispetto ad un deficit energetico.

Durante la crescita un consumo energetico eccessivo soprattutto nei cani di taglia grande e gigante porta ad una velocità di crescita massima ed ad un aumento di peso che contribuiscono all’insorgenza di alterazioni scheletriche come l’osteocondrosi e la displasia dell’anca. Un eccessivo apporto energetico sempre in questo periodo determina anche un aumento del numero degli adipociti e questo può predisporre l’animale all’obesità iperplastica in età adulta,che è molto più difficile da trattare e risolvere rispetto alla classica.

Una carenza di calorie implica invece dimagramento, l’animale “mangia se stesso”, ritardo nell’accrescimento, rachitismo ed altre alterazioni come pelo sbiadito, pelle secca ed anelastica